lunedì 24 maggio 2010

Jaguar, Bentley, Hotchkiss: parte 3

Jaguar, Bentley, Hotchkiss: parte 2

Jaguar, Bentley, Hotchkiss: parte 1

Strana la vita del passeggiatore: capita che dopo mezz'ora aver fotografato il Mercedes del post precedente, ti imbatti in 3 (molto) vecchie autovetture parcheggiate su un ponte di Parigi. Nessuno nei paraggi, nessuna pubblicità, niente di sospetto.

Solo 3 macchine di cui non voglio immaginare il valore, al sole, sotto gli occhi dei passanti. E non macchine qualunque, ma una Bentley, una splendida Jaguar e una Hotchkiss, marca di cui ignoravo l'esistenza fino a 10mn fa.

E allora godetevele, senza pensare troppo alla provenienza e al loro status di auto da collezione piuttosto che da tregge vissute.



Mercedes 240TD Station Wagon


Ile Saint Louis: l'aspetto zingaresco di questo vecchio catorcione contrastava, e non poco, con l'eleganza dell'isola parigina.

Non voglio immaginare la fatica di parcheggiare un pachiderma del genere :-)

Jaguar Sovereign

Probabilmente da un punto di vista anagrafico non è una vera e propria treggia, pero', diciamocelo: il treggista è una persona aperta: quando vede un'auto affascinante non puo' stare li' a fare il calcolo degli anni. Ed il vostro treggista Kurtz è terribilmente affascinato dalle Jaguar del periodo dell'esemplare in foto. Imponente, con aria arrogante e strafottente da vecchia signora che si puo' permettere tutto per il suo sangue veramente nobile e sono in parte esibito, la Sovereign era parcheggiata a Vincennes, a scintillare sotto il sole di una calda domenica di maggio.

Come non approfittarne?

Citroën Ami


Fotografata sabato sera, accanto a Notre Dame. Mentre la fotografavo il proprietario mi si è avvicinato, mi ha chiesto come mai la fotografassi e abbiamo fatto due chiacchiere. Molto simpatico e socievole, conferma che i proprietari delle tregge hanno dei piccoli moti di orgoglio quando si fotografano e ci si interessa alle loro creature.

Il giovane proprietario è molto attaccato alla sua auto, che 'una volta lanciata, fa i 130km/h': la ama cosi' tanto che  l'ha personalizzata, e non poco. La cosa più strepitosa, che le foto non mettono in evidenza, è il tettuccio apribile elettrico della Twingo, adattato alla vecchia treggia. Anche gli interni, che non ho fotografato per una sorta di pudore inspiegabile, erano particolari, rosso e nero.

domenica 23 maggio 2010

Un americano a Parigi

Questo blog è la naturale continuazione della sezione Vecchie auto di Storie inutili ma non eccessivamente, il mio primo blog che vi invito a leggere perché uno dei più interessanti in rete.

E' Mezzi inutili un blog piuttosto monotematico, in cui figureranno foto di mezzi di locomazione vecchiotti fotografati nelle mie passeggiate. Le foto saranno più o meno commentate secondo il mio umore del momento.

Sono apprezzati i commenti, soprattutto se sotto forma di lode alla mia persona :-)

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Il titolo del primo post di un nuovo blog dovrebbe essere qualcosa di innovativo, di simpatico e stupefacente. Il mio invece è riciclato e poco originale.

Il Wolkswagen ritratto nelle foto che seguono, invece, è molto originale, se non altro per merito del suo proprietario e dell'uso che ne fa.


Il mezzo è stato fotografato questo pomeriggio nell'Ile Saint Louis, a Parigi: il signore dalla faccia piuttosto simpatica seduto dentro, incuriosito dalla mia curiosità, ha chiesto a me e i miei amici di avvicinarci a lui per fare due chiacchiere e cosi' ci ha raccontato un po' la sua storia: è un signore americano che abita subito a ridosso della tangenziale di Washington, quindi a 15km dalla Casa Bianca. In estate lascia i suoi Stati Uniti, arriva nella periferia parigina, dove abitano i suoi amici che gli custodiscono il mezzo di trasporto durante l'inverno, recupera il Wolkswagen e parte senza meta.

Oggi era a Parigi, pacificamente parcheggiato in una delle zone più lussuose della città, a cucinarsi una quaglia con dei fagioli in scatola e a guardare la Senna soleggiata. Domani chissà. Ha voglia di andare in Portogallo? Gira la chiave e parte: senza dover prenotare l'aereo, senza dipendere dalla nube, senza problemi di hotel pieni e costosi.

La sua vita estiva è il furgone, con velocipedi annessi, dove mangia e dorme.

In questa foto lo si vede chiacchierare con noi in un discreto italiano (studiato all'università) mentre la quaglia si cuoce.

Beato a lui!